Dentro l’ospedale, senza paura: video per orientarsi e partecipare

Chi entra in ospedale lo fa spesso con un carico pesante: ansia, fragilità, domande senza risposta. E in un ambiente fatto di corridoi identici, camici di ogni colore, parole tecniche e tempi incerti, sentirsi spaesati è comprensibile.

Ma se bastasse un video – chiaro, rassicurante, umano – per iniziare a sentirsi accolti? Per questo la Fondazione Ospedale Alba-Bra ha deciso di realizzare una serie di filmati pensati per chi l’ospedale lo vive da paziente, da familiare, da cittadino curioso. Sono video che raccontano i reparti, spiegano esami, mostrano gesti quotidiani di cura e assistenza. Che dicono “benvenuti”, e lo fanno davvero.

“C’è chi li guarda in sala d’attesa e si sente subito più orientato, chi li ascolta in una camera di degenza e trova un po’ di serenità. E c’è anche chi, semplicemente, pensa: era ora che qualcuno ci spiegasse tutto questo in modo chiaro e umano. Questi video, certo, non risolvono ogni difficoltà, ma contribuiscono a cambiare prospettiva.” Lorenza Tortoroglio Miroglio

Presidente Onorario della Fondazione Ospedale Alba-Bra.

Cose abbiamo fatto

Ogni camera è dotata di televisore Samsung 43 pollici. Ed è da questo cambiamento di sguardo che nasce l’umanizzazione delle cure — una direzione che guida con coerenza molte delle azioni che stiamo portando avanti nel nostro Ospedale.

I video vengono proiettati sugli schermi delle camere di accoglienza e nelle degenze in maniera continuativa, e sono disponibili sulla pagina Youtube della Fondazione.

Cosa ne pensano i pazienti

“Guardare questi filmati mi ha messo un certo senso di maggiore tranquillità nel gestire poi a casa tutto quanto”, dice una donna in attesa che un parente di dimissioni. Osservare qualcuno che “spiega” ti fa sentire in qualche modo di essere meno sola. Ad esempio, non sapevo che per gli operatori il colore del colletto dei camici avesse un significato preciso: il bianco per i medici, il rosso per i coordinatori-infermieri, il blu per gli infermieri, il verde per i tecnici sanitari, il giallo per gli Oss e così via. Sembra una banalità, ma in qualche modo queste informazioni aiutano”.

I filmati dei reparti iniziano con la scritta “Siate i benvenuti” e proseguono con la narrazione di alcuni dei principali spazi e processi di funzionamento dell’ospedale di Verduno. In uno di questi Fulvio Pomero, direttore del reparto di Medicina Interna, spiega: “Ho il privilegio di lavorare con un’equipe di medici, infermieri, Oss di altissimo livello professionale ed umano.

Vi capiterà durante la degenza di aver a che fare – oltre al personale di medicina interna – anche con specialisti altre aree, con cui siamo abituati a collaborare per trovare la giusta cura e percorso per ciascun paziente ricoverato. Tutto questo col vostro accordo, informandovi passo passo”. Pomero prosegue chiedendo un “favore” a chi entra nel reparto: segnalare eventuali criticità, in modo che il servizio offerto possa continuare a migliorare. E conclude: “Quando parlo di cura, non parlo solo di terapie farmacologiche. L’ospedale di Verduno è polarizzato sul tema dell’umanizzazione, che riteniamo fondamentale”.

Il progetto

Nella serie di filmati dal titolo “La guida ai nostri esami” vengono descritte le varie tecniche diagnostiche disponibili: la Tac dell’encefalo, il doppler transcranico, i potenziali evocati acustici e tanto altro. Creare consapevolezza sulle opportunità esistenti e sul funzionamento degli esami ha come obiettivo quello di rendere protagoniste le persone del loro percorso di cura invece di intenderle come semplici destinatari passivi degli interventi.

In un’altra serie di video chiamata “Le nostre pillole di assistenza” vengono illustrate alcune procedure basilari di assistenza medica: svuotamento della sacca catetere, rilevazione della saturazione, somministrazione dei farmaci per via inalatoria, rilevazione manuale della frequenza cardiaca e tanto altro. Si tratta di indicazioni semplici ma essenziali per le persone che nella quotidianità si ritrovano a gestire e fronteggiare la patologia.

L’umanizzazione delle cure trasforma radicalmente il concetto di assistenza sanitaria. Non si tratta solo di erogare servizi, ma di creare un sistema che valorizza ogni persona nella sua unicità — paziente, operatore sanitario o caregiver — allineando competenze e gestione per raggiungere obiettivi misurabili di efficienza, efficacia e soddisfazione.  Al centro di questa visione c’è il paziente come protagonista attivo del proprio percorso di salute, portatore di diritti, valori ed esperienze.

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