Wayfinding e color design

Cosa abbiamo fatto
Sin dalla fase di cantiere, la Fondazione ha scelto di investire in un progetto cromatico strutturato, sviluppato in collaborazione con esperti del Politecnico di Milano. L’obiettivo era chiaro: trasformare l’ambiente ospedaliero in uno spazio accogliente e rassicurante, capace di parlare anche attraverso i colori e le finiture.
Ogni zona umanizzata è stata pensata con materiali, nuance e segnaletica visiva che favoriscono il benessere psicologico e l’orientamento intuitivo, specialmente nei momenti di maggiore fragilità. Perché anche un muro dipinto con cura può trasmettere vicinanza.
“L’ambiente parla. Quando è bello, è più facile ascoltare parole di cura.” Dott. Giulio Bertagna
Percettologo – Politecnico di Milano
Dotazione
Il Progetto Colore si è articolato in molteplici interventi di umanizzazione pittorica e wayfinding:
Area Materno-Infantile
Interventi pittorici coordinati nei reparti di Pediatria, Ginecologia e Ostetricia, Nido e Neonatologia, Neuropsichiatria infantile, Blocco Parto e Camera Calda, Camere per Donne vittime di Violenza. Colori adeguati e figure narrative accompagnano famiglie e bambini in un percorso accogliente.
Dipartimento di Emergenza e Accettazione (DEA)
Studio cromatico e orientamento visivo per facilitare il riconoscimento degli spazi nel Pronto Soccorso, contribuendo a ridurre disorientamento e stress.
Area Formazione
Allestimento cromatico di due aule didattiche (60 e 25 posti), del roof-garden e dei corridoi di collegamento, con finiture pensate per favorire concentrazione e interazione.
Cappella e Sala del Silenzio
Umanizzazione pittorica dei luoghi spirituali e di raccoglimento, spazi essenziali per chi cerca conforto e intimità.
Porte di ingresso e tagliafuoco dei reparti
Intervento sperimentale per rendere più riconoscibili e meno impersonali i punti di accesso ai reparti.
Passerella Pia Marino – Pronto Soccorso
Installazione artistica permanente nel cuore dell’area di emergenza. Un luogo di bellezza e memoria dedicato a Pia Marino, medico urgentista, che oggi accompagna simbolicamente chi affronta momenti difficili.
Sala d’attesa della Rianimazione
Intervento pittorico per rendere più accogliente e rispettoso lo spazio in cui si attende una notizia importante, spesso cruciale.











