Alba, 17 ottobre 2018. La Fondazione Nuovo Ospedale Alba Bra ha compiuto, grazie all’aiuto e al sostegno di tutto il territorio, un altro importante passo verso la realizzazione della radioterapia presso il Nosocomio a Verduno.
La Onlus Albese, infatti, ha acquistato la TAC con kit laser per simulazione primo macchinario fondamentale per rendere concreto uno dei principali obiettivi che la Fondazione si è posta fin dalla sua costituzione: portare la radioterapia sul territorio, arma indispensabile per la lotta contro il cancro.
La scorsa settimana la TAC è stata donata dalla Fondazione Nuovo Ospedale Alba Bra all’ASL CN2 con atto pubblico firmato presso lo studio notarile Cotto di Alba.
“La Radioterapia nel nostro territorio è sempre più vicina, ha dichiarato Bruno Ceretto, Presidente della Fondazione. Questa risorsa è fondamentale per il nostro territorio per eliminare i disagi dei nostri concittadini; chi è in cura, infatti, non dovrà più sottoporsi a estenuanti spostamenti in altre strutture, potrà contare su strumenti all’avanguardia, che garantiscono terapie mirate e non invasive. Ringrazio tutti coloro che ci sostengono ormai da anni e che contribuiscono con i loro sforzi a far diventare il nuovo ospedale a Verduno una struttura di eccellenza nel panorama sanitario piemontese. Ringrazio inoltre i soci del comitato acquisti per l’eccellente lavoro che svolgono”
“Miriamo Dritti al Cancro, è sempre stato il nostro principale obiettivo, ha spiegato Luciano Scalise, Direttore Generale della Fondazione Nuovo Ospedale Alba-Bra Onlus. La scorsa settimana un altro passo verso questo sogno è stato segnato, grazie all’impegno di tutti. Ma non dobbiamo fermarci. In attesa che l’Asl CN2 completi le procedure di acquisto per l’acceleratore lineare grazie al contributo della Regione Piemonte e della Fondazione CRC, la nostra Onlus continua il percorso per acquistare il necessario per l’attuazione della radioterapia a Veduno. Prossimi acquisti saranno gli applicativi per la realizzazione dei piani di trattamento e i sistemi di dosimetria per la fisica sanitaria, i presidi di immobilizzazione, l’arredo e l’umanizzazione degli spazi”.