LA FONDAZIONE OSPEDALE ALBA-BRA COMPIE 17 ANNI E RAGGIUNGE I 70 SOCI
Verduno, 29 marzo 2025 – La Fondazione Ospedale Alba-Bra il 28 marzo ha compiuto 17 anni. Dal 2008 ad oggi è stato lungo e intenso il percorso che ha portato alla realizzazione di molti progetti a sostegno della sanità locale. L’avvento della primavera è occasione per celebrare un ulteriore traguardo: il raggiungimento di 70 soci, persone di valore e ingegno che oggi compongono la Fondazione.
Per il compleanno era previsto un evento speciale, la decima edizione del Premio Gratitudine: nell’auditorium dell’Ospedale di Verduno avrebbe dovuto salire sul palcoscenico il professor Silvio Garattini, scienziato e ricercatore celebre a livello internazionale, fondatore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri”. L’evento è stato annullato per un improvviso problema di salute del professore.
17 anni: un compleanno importante
Le 17 candeline rappresentano un traguardo importante in un percorso connotato da battaglie, sfide e progettualità a supporto della sanità del territorio. Come spiega Luciano Scalise, direttore della Fondazione Ospedale, “la nostra presenza è stata importante e ha contribuito all’ultimazione dei lavori di costruzione dell’ospedale, durante la pandemia abbiamo affiancato l’Asl in un momento veramente drammatico, e oggi continuiamo ad offrire sostegno qualificato e prestigioso alla sanità locale con decine di iniziative e di progetti portati avanti con entusiasmo. Queste iniziative qualificano il nostro ospedale e lo pongono all’avanguardia in alcuni settori”. Alcuni dei principali progetti hanno riguardato la realizzazione dell’Auditorium in cui si svolgono convegni e formazione del personale, altre tre sale messe a disposizione per l’aggiornamento e la valorizzazione degli operatori sanitari, il centro di simulazione che consente ai medici e non solo di esercitarsi in un ambiente sicuro, i progetti di umanizzazione per rendere accoglienti i vari ambienti, i volontari per rendere “amico” l’ospedale che accolgono le persone con un sorriso e li accompagnano. Scalise: “Siamo orgogliosi di tutto questo. E non bisogna essere ricchi per dare un sostegno. Ricordo sempre quel bambino di Bra che ci diede 3,31 euro che moltiplicato per i 170.000 abitanti della nostra ASL fa una cifra rilevante 562.700 euro con la quale si possono realizzare tante iniziative”.
70 soci che raccontano un percorso
Nel 2008 erano 11 i soci fondatori. A questa compagine negli anni si sono aggiunti i cosiddetti soci “partecipanti”, in tutto 59. Oggi dunque i soci arrivano a 70. “Essere socio vuol dire fare parte di un ente, mettere a disposizione risorse, esercitare l’elettorato attivo e passivo – ovvero si può essere eletti negli organi sociali e votare per l’elezione degli organi previsti dallo statuto (assemblea, consiglio di amministrazione, presidenza, collegio dei revisori, comitati)”, spiega il Presidente Bruno Ceretto, E prosegue: “Essere arrivati a 70 è una bellezza e soddisfazione, vuol dire che abbiamo lavorato bene, costruito reputazione, acceso fiducia, valorizzato la “restituzione” che molti sentono nei confronti di un bene pubblico”. Il filo rosso che unisce le persone e i loro intenti diventa la generosità, il superamento delle differenze e delle divisioni, la coesione nonostante le diversità di estrazione sociale, cultura, provenienza. Il diritto alla salute diventa l’orizzonte verso cui procedere in un unico cammino. I privati aiutano il pubblico, esempio per molti altri territori che iniziano oggi a muoversi in maniera analoga.
La campagna del 5xmille: obiettivo 10mila firme per la foresteria dei giovani medici. Perché è importante il contributo di tutti
Le celebrazioni per il 17esimo compleanno della Fondazione sono state anche l’occasione per il lancio della campagna del 5×1000, il contributo con cui tutti – in dichiarazione dei redditi – potranno contribuire all’opera della Fondazione. Si tratta di uno strumento gratuito – complementare e non alternativo all’8×1000 – di decentramento fiscale in mano a tutti i contribuenti, che possono destinare una parte delle loro tasse già pagate l’anno precedente a un obiettivo sociale che genera grandi benefici nel territorio.
La prima campagna del 5xmille della Fondazione venne realizzata nel 2009, ad un anno esatto dalla costituzione dell’ente. L’obiettivo per il 2025 è quello di ricevere 10.000 firme per raggiungere un obiettivo prestigioso: il pagamento del mutuo acceso per 15 anni che finanzia l’acquisto e la ristrutturazione di una porzione dell’ex caserma “Trevisan” nel centro di Bra, attualmente in stato di abbandono, per realizzare una foresteria di 38 alloggi. Gli spazi daranno ospitalità a giovani medici che si formeranno nell’ospedale di Verduno, convenzionato con diverse scuole universitarie di medicina. I giovani professionisti potranno scegliere di lavorare nel nosocomio di Verduno una volta terminata la specializzazione. Lo scorso anno la Fondazione aveva già ospitato 39 specializzandi in 23 alloggi in diversi comuni dell’Asl Cn2: con questo progetto verrà realizzata un’unica sede a Bra, comoda a raggiungere con mezzi pubblici l’ospedale e propedeutica alla socialità di questi giovani (vicino al centro storico).
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