La gentilezza è cura: 3000 pacchi dono e la cena di Natale per dire grazie

Per il secondo anno, Fondazione Ospedale e il personale Asl CN2 festeggiano il natale insieme.

Si parla spesso di sanità e di eccellenza, ma a volte si dimentica che l’essenza di un ospedale risiede nella sua capacità di essere umano e vicino alle persone che lo vivono: pazienti, parenti e dipendenti. Umanizzare una struttura complessa come un polo sanitario significa, in fondo, creare occasioni di cura che passano non solo dai farmaci, ma anche dalla gentilezza. Ed è esattamente questo il messaggio potente lanciato in questi giorni all’Ospedale Ferrero a Verduno.

Un gesto semplice, ma straordinariamente significativo, sta ricordando a tutti che l’ospedale non è solo luogo di sofferenza, ma una comunità viva che si sostiene e si riconosce reciprocamente.

La Fondazione Ospedale è l’anima dietro questa iniziativa che, in vista delle festività, si concretizza nella distribuzione di 3000 pacchi dono. Questi non sono semplici omaggi, ma un pensiero caloroso destinato a tutte le persone che lavorano o collaborano in ospedale e nei servizi dell’ASL CN2 sul territorio. È un modo per dire grazie, in modo tangibile, a chi garantisce quotidianamente cura e accompagnamento a migliaia di persone.

Un regalo, fatto di regali. Mettere in moto questa iniziativa non è affatto scontato. Dietro ogni pacco c’è una “piccola grande filiera di cura” che parla di solidarietà e organizzazione:

Il Territorio: Innanzitutto, ci sono i prodotti. Le aziende amiche della zona hanno contribuito donando beni che riempiono le scatole, trasformando l’omaggio in una vera e propria espressione del legame tra il nosocomio e il suo territorio.

L’Energia del Volontariato: Poi ci sono i Volontari, anima infaticabile di ogni iniziativa solidale, che dedicano tempo ed energia per l’assemblaggio, il trasporto e, soprattutto, la consegna di migliaia di pacchi.

L’Ospedale: Infine, non va dimenticato il supporto logistico. La struttura e il magazzino dell’ospedale hanno messo a disposizione risorse preziose per rendere possibile l’organizzazione, lo stoccaggio e la distribuzione capillare.

Accanto ai pacchi dono, la Fondazione Ospedale ha voluto affiancare un ulteriore momento di condivisione e riconoscenza: una cena solidale nella mensa dell’ospedale, che ha visto sedersi alla stessa tavola volontari, soci della Fondazione e primari, in un clima informale e profondamente partecipato.

L’iniziativa ha coinvolto circa 200 persone ed è stata resa speciale dalla presenza di cuochi di eccezione del territorio, che hanno messo a disposizione il proprio talento e il proprio tempo trasformando una cena in un gesto concreto di vicinanza e gratitudine verso chi ogni giorno si prende cura degli altri. Il menù è nato dalla collaborazione tra competenze diverse: antipasto e primo preparati dai cuochi della mensa ospedaliera, con la supervisione di Luciano Tona, chef e consulente gastronomico; un secondo del Ristorante Pico – “Madernassa Resort” chef D’Errico Giuseppe. Il dessert di Giulia Mizzoni del Ristorante Piazza Duomo, la cucina di Enrico Crippa. Il panettone è stato offerto da Luciano Scalise, direttore della Fondazione, i vini dalla cantina Pertinace di Treiso, con una sorpresa finale a cura di Emilio Barbero, socio della Fondazione.

Un momento simbolico ma potente, capace di abbattere ruoli e gerarchie, e di restituire il senso più autentico di comunità che ruota attorno all’ospedale.

 “Quando l’attenzione è spesso focalizzata sulle criticità, iniziative come questa riaffermano il valore inestimabile dell’umanizzazione e della relazione. Ringrazio Ondalba di Baldissero, il Consorzio dell’Asti, Reverse di Santa Vittoria, Delizie Bakery di Cherasco, Barattti e Milano di Bra e la Coop. Lar di Roddi e i cuochi che ci hanno supportato” dichiara Luciano Scalise, Direttore Generale della Fondazione Ospedale. “Inoltre un sentito ringraziamento a tutto lo staff della Fondazione che come sempre ha lavorato con intelligenza e passione”.

A tutti coloro che, con il loro lavoro e la loro collaborazione, rendono l’ospedale un luogo di cura, e a tutti coloro che hanno contribuito a questa catena di solidarietà, un sentito augurio di Buone Feste dalla Fondazione Ospedale Alba-Bra.

Verduno, 17 dicembre 2025.

Scopri le altre novità della Fondazione

26 novembre 2025

Prorogata al 15 febbraio la scadenza del concorso “Ci prendiamo cura di te”

Concorso di idee per umanizzare le cure in ospedale: c’è fino a metà marzo 2026 per candidarsi Fino al 15 febbraio potranno presentare proposte sia le strutture che gli operatori dell’Asl Cn2 Trattamenti di bellezza per pazienti oncologici, ambienti ospedalieri che guadagnano vitalità cromatica e valore estetico, riscoperta dei sensi come l’olfatto per chi attraversa la malattia, percorsi di “buona […]

Scopri

24 novembre 2025

L’Ospedale Ferrero incontra l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Modena

Una giornata di confronto sui modelli di umanizzazione delle curee il nuovo approccio che prevede un forte coinvolgimento del terzo settore. Verduno, 21/11/2025 – Una delegazione di professionisti dell’Ospedale Michele e Pietro Ferrero di Verduno si è recata, mercoledì 19 novembre, in visita istituzionale all’Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena, riconosciuta a livello nazionale per l’impegno e l’innovazione nei percorsi di umanizzazione […]

Scopri

10 novembre 2025

Loredana Bessone, l’insegnante degli astronauti ospite in auditorium

Il 7 novembre la scienziata è stata ospite della Fondazione Ospedale Alba-Bra nell’ultimo incontro del programma “Persone in scena” La Fondazione Ospedale Alba-Bra nei mesi di settembre e ottobre ha organizzato “Persone in scena”: tre eventi culturali con l’obiettivo di creare riflessioni condivise, pensieri e prospettive su tematiche importanti per il vivere comune. Dopo il giornalista Aldo Cazzullo e lo psichiatra Vittorino […]

Scopri

4 novembre 2025

Intervista a Loredana Bessone, l’insegnante degli astronauti

Ospite il 7 novembre all’Auditorium Loredana Bessone di Esa (Agenzia spaziale europea) è definita “insegnante di astronauti” e si occupa di preparare gli esploratori di ambienti estremi. Ci può raccontare una delle esperienze professionali che più l’hanno colpita a livello emotivo? “Il mio primo progetto spaziale è stata le missioni Euromir. Con Paolo Nespoli, allora non ancora astronauta, abbiamo preparato una […]

Scopri

4 novembre 2025

Intervista a Vittorino Andreoli, noto psichiatra italiano

Incontriamo Vittorino Andreoli, uno dei massimi psichiatri italiani, autore del recente libro “L’ira funesta. Come frenare la distruttività nel mondo contemporaneo” (Solferino, 2025). Ospite della Fondazione Ospedale Alba-Bra, Andreoli ha dialogato con la cittadinanza lunedì 13 ottobre nell’auditorium dell’ospedale di Verduno, dove ha proposto una lezione dal titolo “Dall’Io al Noi nella cura”. Oggi viviamo in un mondo competitivo, in cui […]

Scopri