La salute non è tutto, ma senza salutto tutto è niente

Nel nuovo ospedale Alba-Bra la radioterapia contro il cancro

Oggi sul nostro territorio Alba-Bra-Langhe-Roero, i tumori sono la seconda causa di morte, sia per la popolazione maschile (30%), che per quella femminile (20%);

Priorità assoluta: PORTARE LA RADIOTERAPIA SUL NOSTRO TERRITORIO. Attualmente la radioterapia non esiste né all’ospedale di Alba, né in quello di Bra, pertanto chi la necessita deve andare in giro per vari ospedali (Cuneo, Asti, Torino) ed a volte anche fuori regione.

La radioterapia rappresenta oggi una delle più importanti modalità di cura dei tumori. L’alta energia, molto più elevata di quella che si usa per le normali radiografie, può portare alla morte delle cellule tumorali, ostacolandone così la crescita. Non è invasiva, non richiede anestesia o medicamenti particolari e si esegue in tempi brevi. E’ indicata per il trattamento sia di pazienti per i quali non è consigliato l’intervento chirurgico, sia per coloro che non possono effettuare trattamenti medici antitumorali (es. chemioterapia) e può essere molto efficace se usata in associazione a questi ultimi.

Nel corso dell’anno 2015, per gli assistiti/residenti dell’ASL CN2 sono state effettuate presso altri ospedali 6.631 prestazioni radioterapiche (si intendono vere e proprie sedute radioterapiche escludendo le visite radioterapiche e le altre prestazioni accessorie) e 42 ricoveri.

E’ evidente come, la mancanza sul territorio di un servizio di radioterapia costringa i cittadini malati e le loro famiglie a sostenere il peso di numerosi trasferimenti presso altri ospedali del Piemonte e delle regioni limitrofe, con effetti sui costi familiari e sullo stesso benessere dell’ammalato.

La Fondazione Nuovo Ospedale Alba-Bra, vista l’emergenza, ha ritenuto moralmente giusto lanciare una nuova sfida per la cura dei tumori impegnandosi, entro fine 2018, a raccogliere i fondi necessari per allestire i due bunker già realizzati a Verduno con le attrezzature d’avanguardia necessarie per attivare il Servizio di Radioterapia.

E’ un impegno gravoso sul piano economico: circa 5 milioni di euro che si possono raggiungere con un patto generale di tutto il territorio. Se 5 milioni di euro vi sembrano un’enormità, pensate a quanto può essere enorme il peso sopportato da un vostro caro che settimanalmente deve farsi accompagnare a minimo 30-60 km di distanza da un familiare, deve sottoporsi alla terapia e deve ritornare a casa subito dopo.

Se vi dicessero che basterebbero 30 euro per alleviare tutto questo? Non li dareste forse subito?
Ecco è così. In questo territorio siamo circa 171.000 abitanti e se suddividiamo i 5 milioni di euro necessari per il numero di abitanti, sarebbero sufficienti 30 euro a testa per donare oggi nuove cure a tutti i nostri parenti, amici e conoscenti che stanno affrontando la malattia.

E se vi dicessero che non sareste nemmeno voi a donare i 30 euro necessari, ma che è sufficiente una firma per richiedere allo stato questi 30 euro, non andreste subito a firmare?
Ecco è questo che vogliamo chiedervi. Il valore medio del 5×1000 destinato alle organizzazioni non profit del territorio è circa di 26€ procapite e, dalle ultime rilevazioni nazionali, il 5×1000 nel nostro territorio è stato finora ampiamente sottoutilizzato dalla popolazione.

Se tutti firmassimo, una parte delle nostre tasse ci tornerebbe indietro e i macchinari necessari sarebbero pagati in brevissimo tempo.

Per questa ragione pensiamo che sia necessario attivare tutte le energie associative di questo territorio per iniziative di solidarietà e fare in modo che la maggior parte dei contribuenti dia il 5×1000 per lottare contro il cancro con noi.

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